“SEMI di FELICITA'”
Esperienze di Mindfulness
25-27 Luglio 2014
Centro di spiritualità “S. Doretea”
Via sottocastello , 11
ASOLO (TV)
Per informazioni e iscrizioni:
Tel.: 3485204514
E-mail: centrovenetomindfulness@gmail.com
Nell’educazione di oggi si avverte la lacuna del “prendersi cura” della propria interiorità. Ciò che succede oggi è che i ragazzi completano i loro cicli di studio, dalle elementari fino alle superiori o all’università, apprendono molte conoscenze disciplinari, sviluppano competenze di vari livelli, ma arrivati all’età adulta, non hanno acquisito la competenza fondamentale di conoscere profondamente se stessi o le persone con le quali si relazionano. Tramite la formazione scolastica e l’educazione formale, gli studenti acquisiscono diversi livelli di consapevolezze metacognitive per “apprendere ad apprendere”, ma non sono consapevoli del proprio mondo interiore, di conoscere se stessi, il proprio mondo emotivo.
La mindfulness può essere una via per conoscere se stessi, e conoscere profondamente se stessi sta proprio nel sapere che quando siamo arrabbiati o infelici sappiamo di esserlo; quando camminiamo o siamo seduti, sappiamo di camminare o essere seduti. Cioè siamo capaci di osservare e riconoscere ogni momento i nostri stati interiori e sapere agire guidati dalla consapevolezza piuttosto che dalla reazione impulsiva o dalla repressione compulsiva.
Il paradosso è che molti educatori hanno studiato per molti anni fino alla laurea, arrivano ai venticinque anni e non sanno ancora nulla di se stessi e delle persone che li circondano. Il loro livello di consapevolezza interiore è molto basso. Se non sappiamo chi siamo e cosa succede in noi, non possiamo neanche guardare in profondità le persone che ci circondano e difficilmente possiamo essere dei veri educatori.
La scuola insegna nozioni, istruisce, dà conoscenze e abilità spendibili nel mondo del lavoro e per costruire un’identità che si adatti ai mutamenti continui posti dal mercato, ma dovrebbe anche insegnare a sviluppare armoniosamente il proprio “essere interiore”.
C’è la necessità di una educazione alla consapevolezza che dia al soggetto la capacità di sviluppare se stesso attraverso un percorso formativo che porti allo crescita interiore. Lo sviluppo armonico dell’individuo porta a un conseguente sviluppo armonico delle relazioni con gli altri e quindi del contesto in cui tutti partecipano a questo processo. Quindi l’educazione alla consapevolezza di se stessi diventa anche educazione all’empatia, all’immedesimarsi con l’altro.
Per prima cosa, bisogna essere consapevoli di se stessi e, poi, si pratica la consapevolezza empatica degli altri. Così si possono generare le qualità della compassione e della gentilezza amorevole. Uno degli scopi principali dell’educazione dovrebbe proprio essere questo, far sviluppare le qualità interiori dell’individuo per poi portare queste alla società. In questo modo nel mondo ci potrebbe essere meno sofferenza.
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Questo brano è stato tratto da una interessante tesi di laurea che legge gli insegnamenti fondamentali della psicologia contemplativa in chiave pedagogica con spunti di comparazione con la “via di mezzo” aristotelica e la via socratica del “conosci te stesso”.
“La Via di Mezzo come auto-educazione”, Tesi di laurea, Taeri Sunim, PADOVA, 2010